Il Bal do Sabre di Bagnasco- 1
Il bal do sabre ha molte affinità con la Schwerttanz
(danza di spade) dei paesi germanici, ed è legata ai
valori simbolici che provengono dalla civiltà contadina.
La spada simboleggia l'aratro che fende la terra; gli spadonari
sono 12 come i mesi dell'anno; l'albero, cui si intrecciano
i 12 nastri alla fine della danza rievoca l'albero di maggio,
simbolo di fertilità, di risveglio della primavera dopo
l'inverno.
Gli elementi della danza sono quattro: la catena, il cerchio,
la rosa e la treccia.
Esistono a Bagnasco delle testimonianze manoscritte e fotografiche
di alcune sporadiche rappresentazioni del Bal do Sabre dagli
ultimi anni dell''800 fino al 1952, quando si sono interrotte;
sono state poi riprese dal 1968 da Giuseppe Carazzone e dal
suo gruppo folkloristico della Pro Loco di Bagnasco.
Le rappresentazioni un tempo erano legate al Carnevale e alle
feste di primavera, da una ventina di anni si svolgono anche
in occasione di manifestazioni culturali in Italia e all'estero.
Il gruppo è costituito da 25 elementi: 12 danzatori con
le spade, 3 tamburini, 4 mori, 2 guardie, il condannato, l'araldo,
il giullare e il portabandiera.
La spada è una lama in ferro, ricurva, simile a una scimitarra-sciabola;
il costume dei danzatori è costituito da pantaloni giallo-arancio,
camicia rosa scuro, gilet verde con due fiocchi, un turbante
rosso bianco oro e verde, e una fascia a vita degli stessi colori.
Essi danzano con passi cadenzati dal rullo dei tamburi eseguendo
ritmi diversi. La danza inizia lentamente con passi semplici,
come il salto delle sciabole e il passaggio sotto di esse, poi
le "serpentine", in cui ogni danzatore fa un salto
all'indietro, senza perdere mai il contatto della propria sciabola
con il compagno che lo segue o precede, cui è unito a
catena. Nel passo successivo gli spadonari si trovano schiena
contro schiena formando l'"accoppiata", e passano
alternativamente sopra e sotto le spade. Il diverso ritmo dei
tamburi porta a un "duello ritmato", in cui si simula
un combattimento. Poi entrano in scena i mori, che sistemano
al centro dello spazio un cerchio dl legno, coperto da un nastro
giallo e verde, che viene saltato dai danzatori, disposti in
unica fila, a ritmo accelerato. Qui entra in scena un nuovo
personaggio, il condannato.
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Bagnasco,
the Bal do Sabre - 1
The "Bal do sabre"
(swords dance) has many similarities with the Schwertanz (swords
dance) of the Germanic countries and is associated to symbolic
values of the peasant culture. The sword symbolises the plough
that cut the furrows in the soil and the swordsmen are 12 like
the months. The tree to which the 12 tapes are interlaced at the
end of the dance recalls to the May tree symbol of fertility and
of spring awakening after the winter. The dance has 4 elements:
the chain, the circle, the rose and the plait.
The village of Bagnasco has some manuscripts and photographs that
testify some occasional performances of the "Bal do sabre"
dated back to the end of the 7th century. They were interrupted
in 1952 and reintroduced in 1968 by Giuseppe Carazzone and the
folk group of Bagnasco.
Although in the past the dance was performed at carnival and during
spring festivities, in the last 20 years it is also represented
in cultural occasions in Italy and abroad.
The group has 25 members: 12 dancers with sabres, 3 drummers,
4 moors, 2 guards, the condemned, the herald, the jester and the
flag bearer. The dancers carry a sword with a bent iron blade
similar to a scimitar and wear yellow-orange trousers, dark pink
shirt, green waistcoat with two ribbons, a red white gold and
green turban, a sash round their waist of the same colours.
They dance with steps marked by the beat of the drums performing
various rhythms. The dance starts slowly with simple steps like
the jump of the swords and the passage under them. Then the "serpentine"
where every dancer is joined in a chain with the companion who
follows or precede and makes a jump backward without loosing contact
with his sword. In the next step the swordsmen stand back to back
against each other forming the "accoppiata" or coupling
where they pass alternatively over and under the swords. The increasing
rhythm of the drums brings to a measured contest in which a fight
is simulated. Then the moors arrange a wooden circle covered with
yellow and green ribbon on the floor and the dancers, disposed
in a single row, jump inside in an accelerated rhythm.
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