Roccia delle Asce. Valle di Susa (TO), comune di Mompantero, quota 1140. Spalla glaciale, indiritto, area di pascolo abbandonata (pecore), vegetazione xerofila (ginepri, pini), zona panoramica, arida e ventosa. Calcescisto filladico (roccia metamorfica composta da calcite e mica). Lunghezza 2 m, larghezza 1.10 m. Superficie liscia, piana, microgranulata, inclinazione 12-15°, patina.Incisioni: 4 asce a lama semilunata, 1 figura antropomorfa, 4 coppelle allineate, 3 meandri, 1 croce latina, 3 lettere.

Le asce sono disposte a coppie, sempre con una di maggiori dimensioni, come a rappresentare un set da battaglia. La forma delle lame ricorda chiaramente le asce di tipo Ornavasso della fine dell'età del Ferro (I sec. AC, I sec DC). In questo periodo la zona era abitata dalla popolazione celtica dei Segusii (sotto l'influenza di Roma a partire dal 9 AC). La figura umana è dubbia, probabilmente impugna uno scudo. La croce latina e le lettere sono meno patinate. Le coppelle non sono state levigate. Le asce a lama semilunata posono essere comparate anche con con le corrispondenti asce-alabarda incise in Valcamonica (fine dell'età del Ferro). La datazione delle figure meandriformi è abbastanza problematica. Si possono seguire due linee di attribuzione: Neolitico - prima età del Rame (paragonandole ai meandri e alle spirali dell'arte megalitica, vedi i corridoi dei tumuli irlandesi), età del Bronzo - prima età del Ferro (confrontandole con le incisioni dell'Alta Moriana dove tale tipologia sembra in certi casi essere in relazione con figure topografiche dell'età del Ferro, che possiedono appendici meandriformi). Lo studio delle sovrapposizioni in Val di Susa permette di confermare una generica anteriorità rispetto alle asce della fine dell'età del Ferro, che sovrappongono la fase meandro-spiralica.